GIAPPONE: INTERVISTA A LUCIO FIBBIANI, DIRETTORE DELLA PRIMA ACCADEMIA DI CULTURA ITALIANA A FUKUOKA

Per tutti gli italiani amanti del Giappone, e per i numerosi giapponesi interessati all’Italia, esiste un nuovo punto di riferimento in Giappone: si tratta di Accademia Italia (Cultura italiana a Fukuoka), la prima accademia di studi di lingua e cultura italiana a Fukuoka, in Giappone, e punto di ritrovo di studenti, artisti, professionisti o semplici appassionati.

Di seguito riportiamo l’intervista all’artefice del successo dell’accademia, che ci aiutera` a comprenderne meglio la nascita e le prospettive.

– Buongiorno Dott. Fibbiani, lei e` stato nominato a capo di Accademia Italia sin dalla nascita nel 2015 e ne guida tuttora le attivita`. Puo` darci un piccolo quadro introduttivo?

Accademia Italia è un centro di cultura italiana, nato poco più di un anno fa, che si occupa di promuovere la cultura italiana a Fukuoka e nel Kyushu. Questo avviene grazie all’ insegnamento della lingua così come a tutta una serie di eventi e occasioni che hanno come tema centrale l’Italia e la sua cultura.
Di innovativo direi che ha l’approccio con le persone: per noi la cosa più importante è che tutti coloro che entrano in contatto con noi, siano italiani o giapponesi, siano soddisfatti fin da subito della loro scelta e orgogliosi di far parte di una vera e propria comunita`.
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– Puo` darci un po’ di numeri?

In poco più di un anno di attività siamo riusciti ad avviare corsi per oltre un centinaio di studenti, solamente tenendo conto dei corsi di lingua. A questi si aggiungono coloro che prendono parte agli eventi, agli aperitivi e ai corsi di cultura, e con questi superiamo abbondantemente il migliaio di persone ogni anno. Siamo presenti sul territorio con più di dieci corsi settimanali e con almeno tre eventi mensili.

– Dott. Fibbiani ci può illustrare come si è evoluto negli ultimi anni lo studio della lingua italiana in Giappone ? 

Lo studio della lingua italiana ha avuto un picco molto alto durante gli anni novanta, conseguente al boom della cultura italiana in Giappone, dai ristoranti alle auto e alla moda ecc… Nel tempo, finito lo slancio iniziale, l’italiano ha trovato la sua posizione e ad oggi resta la lingua europea più studiata dopo l’inglese.

– Cosa spinge i numerosi partecipanti a scegliere Accademia Italia ?

Penso sia il nostro approccio all’ insegnamento, la nostra trasparenza con gli studenti e l’impegno che mettiamo nel soddisfarli. Come dicevo prima, per noi è prioritario il feedback dei nostri iscritti. Ad oggi tutti coloro che si sono avvicinati non si sono più allontanati perché hanno trovato in noi un centro dove tutto viene pianificato in maniera professionale e personalizzata.

– Accademia Italia e` una iniziativa della Di Santo Corp. una societa` leader in settori prossimi al business in senso stretto: come si traduce questo connubio tra impresa e cultura e ha dei vantaggi contare sulla forza della Di Santo in Giappone?

Di Santo è un’azienda leader nel settore della consulenza, con un modus operandi molto chiaro e molto ben organizzato. Avere il supporto finanziario e operativo della Di Santo ci permette di lavorare con serenita`, in totale autonomia, e di concentrarci sugli obiettivi da raggiungere. Quando prima parlavo di professionalità mi riferivo proprio a questo, al fatto di aver adottato un metodo di lavoro efficiente adattandolo nel settore cultura, troppo spesso negli anni abbandonato alla pura improvvisazione oppure dando una immagine della cultura italiana come autoreferenziale, distaccata e troppo legata al passato. Per questo Accademia Italia ha una solidità che gli altri non hanno.

– Sul territorio, dalle decine di testimonianze che abbiamo raccolto, siete un vero punto di riferimento…

In questo momento per numero di corsi e frequenza di eventi posso certamente dire che Accademia Italia è l’organizzazione italiana più attiva in tutto il sudovest del Giappone. Il feedback che riceviamo dalle persone che ci frequentano è sempre molto positivo. Spesso ci ringraziano per la nostra costanza e per il nostro spirito di iniziativa, e per essere distanti da ogni altra alternativa esistente, viste come chiuse in se stesse…cosa di cui mi sono convinto, altrimenti non si spiegherebbero questi risultati.

– Una struttura giovane, piena d’iniziative…

Sì, come accennavo prima, non ci limitiamo ai corsi di lingua ma organizziamo tutta una serie di eventi. L’ormai noto “Aperitivo Italiano”, con cadenza mensile (unico esempio in tutto il Giappone al di fuori di Tokyo), seminari e altre attività che riguardano la cultura italiana. E’ logico che chi studia la lingua italiana lo faccia per passione e interesse quindi noi vogliamo soddisfare anche il loro desiderio di conoscere meglio la nostra cultura in tutti i suoi aspetti. A questo si aggiunge anche l’organizzazione di viaggi in Italia, sia per turismo che per studio. Il prossimo gruppo è in partenza a breve, il 16 ottobre, e visitera` Roma e Firenze.
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– Che fare contro una certa cattiva immagine degli italiani purtroppo presente anche in Giappone (anche se certamente meno di altri paesi)?

Diciamo che ci sono sempre esperimenti semi-improvvisati di “nuovi corsi” e “nuovi centri di cultura italiana” che trasmettono immagini legate ai caratteri diciamo “folcloristici” di chi li rappresenta. La verità è che anche quello della cultura è un business, esattamente come tutti gli altri, e senza una adeguata professionalità e senza la giusta preparazione alle spalle è difficile riuscire.

– Sappiamo che siete continuamente alla ricerca di collaboratori…

Come detto prima, abbiamo avuto una crescita costante e molto rapida. Per questo abbiamo sempre bisogno di nuove risorse.

– Sul piano personale, puo` dirci qual è stato il primo impatto con un paese così diverso dall’Italia?

Se devo essere sincero, per me l’impatto è stato “morbido”: sono sempre stato un amante della cultura giapponese, quindi mi sono sempre informato e ho cercato di essere sempre aggiornato.
Quando, diversi anni fa, sono arrivato non ho trovato difficoltà ad adattarmi e, nella mia esperienza, ho trovato solo giapponesi fantastici, pronti a comprendere le difficoltà di uno straniero ad inserirsi e disponibili ad aiutare. Anche questo è stato determinante nel permettermi di inserirmi velocemente.

– E’ possibile integrarsi perfettamente in Giappone? Lei come si sente? 

Questo è un mondo che funziona con delle regole diverse dalle nostre, con una logica molto particolare. L’integrazione dipende solo da quanto si è disposti a comprendere queste regole e a seguirle. Bisogna imparare a vedere le cose come le vedono loro, che non vuol dire negare la propria identita`. Io non ho avuto problemi perché sono stato subito pronto a imparare da loro.

-Perché Fukuoka? Cosa ha di diverso dalle altre citta`?

Il sud del Giappone per anni è stato relegato a un ruolo secondario nel panorama giapponese, a mio avviso senza motivo. Fukuoka è una città molto vivace, con una qualità di vita tra le prime dieci città al mondo e in grande espansione da tutti i punti di vista. Ha tutte le carte in regola per essere il terzo cuore pulsante del Giappone insieme alle ben note Tokyo e Osaka.

-Quando e perché “Accademia Italia”?

Volevamo evitare il concetto di “scuola” o “istituto” perché sono spesso associati al concetto di “studio della lingua” e niente di più. Come ho già detto, noi non organizziamo solo corsi di lingua ma siamo molto attivi anche nel settore degli eventi, dei seminari, dei viaggi e delle relazioni istituzionali e inter-universitarie. Possiamo quindi offrire una vasta gamma di scelta all’interno della cultura italiana. La parola “Accademia” ci è sembrato che racchiudesse meglio questo concetto di totalità.

Sito e contatti:http://accademia-italia.com/