Giappone: donare o meno gli organi, una scelta difficile.

La donazione degli organi è uno dei temi più delicati che l’uomo è chiamato ad affrontare: fornire o meno il consenso alla donazione è un dilemma che non sempre trova una facile risposta.

In Giappone il Governo ha condotto un sondaggio per fare chiarezza proprio su quest’aspetto e valutare effettivamente quanto l’argomento trovi il consenso pubblico: tra il 24 agosto e il 3 settembre di quest’anno sono state intervistate 3000 persone di cui 1911 hanno fornito risposte valide.
Dal sondaggio è emerso che circa il 40% sarebbe favorevole alla donazione degli organi in caso di morte cerebrale o morte per arresto cardiaco ma solo poco più del 10% di questi ha indicato con chiarezza la propria preferenza, specificandola, ad esempio, sulla patente di guida o tramite altri tipi di documenti.
Secondo quanto affermato da un funzionario del Ministero della Salute, del Lavoro e del Benessere ” è di primaria importanza informare le persone sulle modalità da adottare per comunicare le proprie intenzioni in merito alla donazione di organi ed avere l’ opportunità di discutere della questione con i membri della propria famiglia”.
Tra coloro i quali hanno comunicato di non avere ancora indicato delle preferenze sull’argomento, molti (scegliendo tra una serie di risposte multiple) hanno dichiarato di non essere ancora in grado di prendere una decisione, altri di avere ancora delle esitazioni in merito ed infine un ultimo gruppo si è dichiarato disinteressato al tema.
Per quanto concerne, invece, la donazione di organi dei membri della propria famiglia, circa il 90% degli intervistati ha dichiarato di voler rispettare la decisione presa dai parenti quando ancora in vita.
Prendendo in considerazione il caso in cui non si fosse al corrente delle intenzioni dei parenti il 40% degli intervistati si è mostrato comunque favorevole alla donazione contro circa un 50% contrario.

RD