Diventare adulti in Giappone

In Giappone, a differenza che in Italia, la maggiore età viene raggiunta legalmente a 20 anni. Ogni anno, il secondo lunedì del mese di gennaio, con il  Seijin no Hi 成人の日si festeggiano tutti i ragazzi e le ragazze che dal 2 aprile dell’anno precedente sino al 1 aprile di quello corrente raggiungeranno l’età adulta.

Si tratta di un traguardo importante nella vita di un giapponese in quanto si acquistano maggiori diritti ma anche e soprattutto nuove responsabilità.

Se è solito che i ragazzi ricevano biglietti di congratulazioni e regali, non si può dire lo stesso per quello che è successo al neo-ventenne @zamayuma1004 che ha voluto condividere su twitter il singolare messaggio che i i genitori avevano preparato per il giorno del suo compleanno, avvenuto lo scorso 4 ottobre.

 

“Buon ventesimo compleanno!

Avviso di scadenza degli obblighi di mantenimento dei figli

Il 4 ottobre, tuo padre, Hasegawa Yoshizaku, e tua madre, Hasegawa Chiaki, hanno concluso i loro doveri di genitori, nei tuoi confronti, Hasegawa Yuma.

D’ora in avanti, impegnati a diventare un membro responsabile della società, come tuo padre e tua madre. Inoltre, se vuoi continuare a vivere nella casa di famiglia, dovrai pagare una mensilità di 20.000 yen per l’affitto, i servizi e le spese. Infine sappi che se vorrai chiederci un prestito, dovrai pagare gli interessi.”

 

Segue poi una serie di indicazioni utili e pratiche su tutto quello che comporta l’essere diventati adulti, dal poter comprare alcol e tabacco, al doversi sposare, al cercare di mettere da parte dei risparmi, con l’augurio finale di “goditi la tua nuova vita da adulto”.

Sebbene il ragazzo abbia postato la foto del biglietto con il commento “il severo regalo dei miei genitori”, in risposta ad altri utenti riferisce che si impegnerà a pagare la cifra richiesta e spera di poter sostenere economicamente suo padre e a sua madre, che così tanto hanno fatto per lui.

Anche se ha fatto notizia, il caso pare essere piuttosto isolato in Giappone dove a 20 anni la maggior parte dei ragazzi sta ancora frequentando l’università o le scuole di specializzazione ed è considerato del tutto normale continuare a vivere con i propri genitori fino al matrimonio o fino a quando si comincerà il primo lavoro.

FONTE http://www.japantoday.com/

Chiara Bronzini