Dichiarato fallimento dal colosso Takata Corp.

La nota azienda giapponese Takata Corp., produttrice di airbag, ha avviato in tribunale le procedure fallimentari: vani gli sforzi fatti finora per evitarlo.

Il colosso in questione, nato nel 1933, si è trovato negli ultimi anni (a partire dal 2013) a dover affrontare conseguenze economiche dovute ad errori di fabbricazioni che lo hanno portato, ad oggi, ad essere (dal dopoguerra) l’azienda industriale giapponese maggiormente indebitata.

Dagli USA l’accusa diretta a Takata della responsabilita` per la morte di almeno undici vittime di incidenti stradali, proprio a causa del malfunzionamento degli aribag: solo nel 2015 l’azienda assicurò che non li avrebbe più costruiti con il nitrato di ammonio, tecnologia che li espone a rischio di esplosione.

Circa cento milioni gli airbag da sostituire, operazione attualmente ancora non completata ma che si presume possa essere conclusa grazie al piano previsto nelle procedure fallimentari, che permetterebbe la continuazione delle operazioni di sostituzione degli airbag difettosi.

Arrivano, da un comunicato, le scuse ai creditori da parte del Presidente Shigehisa Takata.

R.D.