Ambasciatore della musica italiana in Giappone: intervista al Gran Duo Italiano Tortorelli-Meluso

Il Gran Duo Italiano, insignito nel 2011 del Premio Mediterraneo dalle più alte cariche dell’Unione Europea per il lavoro di ricerca musicologica, riscoperta e valorizzazione del patrimonio artistico-musicale italiano vanta incisioni discografiche in prima mondiale ed ottiene grande successo di pubblico e di critica in trasmissioni radiofoniche (Rai Radio3 Suite, Radio Vaticana, Primo Movimento Rai Radio3) e su riviste specializzate (Musica, Amadeus, Fanfare, Harmonia Mundi, Gramophone etc.).

Si esibisce in prestigiose sale da concerto in Europa, Asia ed Emirati Arabi.

Il Gran Duo Italiano, reduce per la seconda volta da una tourneè di grande successo in Giappone, è formato da Mauro Tortorelli, violinista di fama internazionale, considerato dalla critica più autorevole un violinista virtuoso di raro istinto musicale con sapiente capacità interpretativa del testo che debutta giovanissimo nel 1990 al Teatro Alla Scala di Milano e collabora con artisti quali: F.M. Ormezowski, J.F. Thiollier, D. Kashimoto, F. Petracchi; e dalla pianista Angela Meluso, recensita su riviste specializzate come una musicista dotata di gran temperamento, sensibilità interpretativa dal tocco particolarmente comunicativo che collabora con le prime parti dell’orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, Santa Cecilia di Roma, London Symphony.

Siamo lieti e orgogliosi di riportare di seguito la recente intervista realizzata al celebre Duo.
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Quali sono state le tappe principali dell’ultimo tour giapponese?

A.M. “Abbiamo tenuto il primo concerto presso la Gakuin University di Osaka, dove sono state presentate in prima esecuzione le musiche di Camillo Sivori, unico allievo di Paganini. Successivamente, invitati dall’Istituto di Cultura di Osaka, abbiamo onorato due importanti gemellaggi che legano l’Italia al Giappone: quello tra le città di Nagoya e Torino, con un concerto presso la prestigiosa Munetsugu Hall dove abbiamo eseguito le musiche di Rosario Scalero (compositore piemontese, discendente della scuola paganiniana in quanto allievo di Camillo Sivori) e il 55° gemellaggio tra le “città sorelle” di Napoli e Kagoshima, con un gremitissimo concerto presso la Concert Hall di Kagoshima dove il repertorio è stato impreziosito dalle musiche di Gaetano Fusella violinista e compositore napoletano da noi riscoperto. Particolarmente emozionante il concerto a Fukuoka, per la sensibile e sentita partecipazione del pubblico che a fine concerto si è carinamente assicurato del nostro futuro ritorno.

Una lunga passeggiata musicale da Osaka verso il sud del Giappone che ci ha arricchito per il grande senso del rispetto e della civiltà, per bellezze paesaggistiche e la forza della spiritualità.”

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Il Gran Duo Italiano è un duo anche nella vita, è nata prima l’unione nella vita o quella nella musica?

A.M. : “E’ nata prima nella musica con l’incisione di un cd sulle scuole violinistiche e dopo 4 anni ci siamo sposati.”

 

Vi sono aspetti che accomunano la vita in due ed in duo?

M.T. : “Il duo violino e pianoforte viene soventemente concepito come l’apoteosi della supremazia violinistica sul pianista o come una sorta di duello all’ultima nota tra i due musicisti.

Troppo spesso infatti mi è capitato sia in duo che in formazioni cameristiche di sentire l’ego del collega a scapito della musica e della riuscita del concerto, nonostante in partitura ci sia scritto tutto il necessario per una esecuzione equilibrata.

Il suonare sempre troppo forte, anche in parti secondarie, può essere paragonato a chi urla prepotentemente per non dare modo all’altro di dire la propria.

Alla stessa maniera , nella vita, se non vi è il rispetto reciproco, il sapersi ascoltare ed il saper cedere al gioco delle parti non può esserci armonia. Questa è secondo me la metafora continua tra vita reale e vita musicale che tra l’altro è molto evidente nell’ atteggiamento di rispetto verso tutto e tutti che caratterizza l’educazione giapponese.”

Perché Gran Duo Italiano?

M.T. : “Gran Duo è anzitutto una forma musicale ottocentesca dove sia il violino che il pianoforte hanno un ruolo virtuosistico alla pari, come ad esempio il Gran Duo Concertante di Liszt, brano con il quale abbiamo riscosso grande successo al Gasteig di Monaco nel 2014 insieme all’esecuzione di brani di Camillo Sivori. Sivori, insieme a Scalero e Fusella fa parte di una serie di autori italiani purtroppo dimenticati che stiamo cercando di divulgare con incisioni discografiche in prima mondiale e concerti, ecco le due ragioni fondamentali che motivano il nome del Duo.”

In che modo rivalutate la musica italiana?

A.M. : “Prima di tutto incidendo i brani degli autori riscoperti.

La casa discografica Tactus per la quale lavoriamo è molto attenta alla rivalutazione di autori italiani ingiustamente sconosciuti.

Oltre che eseguire in concerto la musica italiana riscoperta è molto interessante proporla agli studenti dei Conservatori di Musica e di Accademie Internazionali attraverso Master Class e seminari.”

Quali sono le prossime tappe concertistiche?

A.M. : “Prossimamente, da metà Aprile, abbiamo in programma tre concerti in Germania (Potsdam, Dresda e Berlino) e un concerto a Malta per il Festival Internazionale Gaulitana; a fine maggio ancora a Berlino per un concerto interamente dedicato a M. Castelnuovo-Tedesco ed in giugno due concerti in Romania e successivamente ad Ivrea e Ravello.

In questi prossimi mesi, tra l’altro, è in uscita il nostro ultimo doppio cd su musiche di D. Milhaud per l’etichetta discografica Brilliant Classics.

Al momento stiamo programmando con grande piacere anche il ritorno in Giappone che ci attende con le nuove riscoperte italiane in prima mondiale.”

R.D.